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Il tempio di
Apollo Epicureo

Bassae, Grecia

Il tempio fu eretto nel 420 a.C. dagli abitanti della vicina Figalía, che lo dedicarono ad Apollo Epicurio ("soccorritore") affinché li liberasse dalla pestilenza che li affliggeva.
Progettato da Ictino, l'architetto del Partenone, il tempio presenta un insieme di caratteristiche che lo rendono uno dei templi più studiati al mondo: la presenza di tre stili architettonici diversi (dorico, ionico e corinzio), l’orientamento particolare (nord-sud) e la presenza di 15 colonne sul lato lungo.

Tempio in una foto vecchia

Storia

Il sito fu occupato inizialmente nel periodo arcaico (VII-VI secolo a.C.). Il primo tempio del santuario fu costruito alla fine del VII secolo a.C. e intorno ad esso si sviluppò un piccolo insediamento. Sebbene la storia preistorica del tempio sia incerta, è probabile che il tempio arcaico sia stato ricostruito almeno una volta o due tra il 600 e il 500 a.C. Il tempio classico di Ictino fu costruito nel 420 a.C. circa.
La parte superiore del santuario è situata sul Monte Kotilion. I templi furono abbandonati nel III secolo a.C., mentre il santuario di Apollo, rimase in uso nei periodi ellenistico e romano, come dimostrano le piastrelle utilizzate per riparare il tetto del tempio. Pausania visitò il santuario nel II secolo d.C. e descrisse i monumenti e la loro storia. Nei secoli successivi il santuario fu abbandonato e gravemente danneggiato da una serie di terremoti che apportarono dei danni agli edifici.

Il Racconto di Pausania

“Figalia è circondata da montagne, a sinistra del monte Kotilos. La distanza dalla città al Monte Kotilios è di circa quaranta. Sulla montagna c’è un luogo chiamato Bassai e il tempio di Apollo Epikio (l’Assistente), che, compreso il tetto, è in pietra. Dei templi nel Peloponneso, questo potrebbe essere collocato prima, dopo quello a Tegea, per la bellezza della pietra e per la sua simmetria.
Apollo ha preso il suo nome dall’aiuto che ha dato durante un periodo di contagio, proprio come gli Ateniesi gli hanno dato il nome di Alessio per evitare la loro pestilenza. Fu durante la guerra tra il Peloponneso e gli Ateniesi che salvò anche i Figali in nessun altro tempo.”

Il poco che si conosce di questo tempio viene da Pausania, un geografo greco del II secolo, che lo visitò. Questo autore ha attraversato la Grecia continentale e ha lasciato delle note raccolte in modo confuso, per quanto infinitamente prezioso per sua loro unicità.

Pausania afferma che questo tempio fu consacrato dagli abitanti di Figalia ad Apollo Epicurio, un dio guaritore che venne in loro aiuto durante un'epidemia di peste. Dichiara inoltre che l'architetto era Ictino, senza tuttavia fornire alcuna prova a supporto di questa affermazione. Pausania, inoltre, non spiega perché il tempio fosse separato tra le montagne, a 8 chilometri dalla città, in un luogo di accesso così difficile dato che ci vogliono diverse ore di cammino per raggiungerlo.

Vista dall'alto del Tempio in una foto vecchia

Architettura

Il tempio di Apollo Epicureo è un edificio periptero esastilo.
Fra gli elementi caratteristici della sua architettura vi è la Pianta allungata, una caratteristica dei templi del periodo arcaico, con il lato lungo avente 15 colonne (invece di 13 come ci si aspetterebbe in base al rapporto fra i lati di regola usato in quel periodo), l’orientamento nord-sud (invece di quello est-ovest della maggior parte dei templi antichi) e l’esistenza di una porta sul lato orientale che costituisce una seconda entrata alla cella.

Il tempio è di dimensioni relativamente modeste, con lo stilobate che misura 38,3 per 14,5 metri e con un peristilio di sei colonne per quindici, di ordine dorico. L'esterno è in gran parte costruito in pietra calcarea dell'Arcadia; il marmo venne impiegato per il fregio, i capitelli, i cassettoni dei vestiboli, le metope e per il tetto.
Come tutti i templi maggiori è dotato di 3 "stanze": un pronao, un nao (che probabilmente ospitava una statua di Apollo) ed un opistodomo. Sul fondo la cella continua in un ampio vano (adyton) che conduce all'esterno tramite una porta laterale.

Schema del Tempio

Pianta dell’edificio: [1] opistodomo [2] adyton [3] nao [4] pronao

La cella è caratterizzata dalla ricca decorazione architettonica e scultorea dell'interno. In essa coesistono semicolonne di stile ionico, con basi di forma particolare, e sull'asse centrale di simmetria, una colonna che portava il più antico capitello corinzio della storia.

Schema della cella del tempio

Informazioni generali

Civiltà: Antica Grecia

Utilizzo: Luogo di Culto

Stile: Dorico

Epoca: 450-425 a.C.

Localizzazione: Grecia

Unità periferica: Figaleia

Patrimonio UNESCO

Tipologia: Culturale

Criterio: (I) (II) (III)

Riconosciuto dal: 1986

Tempio

La Grecia ha una storia millenaria ed ha influenzato pesantemente la storia e la cultura nei secoli precedenti all'avvento di Cristo. Dal punto di vista geografico l'aspetto più caratteristico è dato dalla presenza di oltre 3.000 isole, divise in vari arcipelaghi, che ampliano la reale copertura territoriale della Grecia, le zone di pianura sono piuttosto limitate, prevalgono infatti rilievi montuosi e vallate.

Geografia

La Grecia ha una morfologia molto articolata, sia nella parte continentale che nelle isole, basti pensare che in tutto ha ben 15.020 chilometri di coste. Il territorio è in prevalenza montuoso, con qua e là alcune pianure non molte estese (Tessaglia, Macedonia, Tracia); sono diverse le catene montuose che superano i duemila metri, a partire dal mitico Monte Olimpo (2.904 m), cima più elevata del Paese; le montagne caratterizzano comunque un pò tutte le aree della Grecia (per esempio il Monte Idi sull'isola di Creta raggiunge i 2.454 metri).

L'aspetto più caratteristico della Grecia è dato dalla miriade di isole grandi e piccole disseminate soprattutto nel Mar Egeo: Creta (8.265 Km²) è la più estesa, seguita da Eubea (3.652 Km²), Lesbo (1.631 Km²), Rodi (1.407 Km²) e Chio (844 Km²); superano i cinquecento chilometri quadrati anche le due isole di Cefalonia (784 Km²) e Corfù (588 Km²) nel Mar Ionio. Fra le altre, le più note a livello turistico sono Mykonos e Santorini.

Isola di Santorini

Storia in breve

La storia greca è contraddistinta da diverse fasi. Numerose sono le influenze culturali e profonde sono le radici storiche, eredità dei popoli che hanno dominato l’Ellade nel corso del tempo. Dalla civiltà minoica e micenea al periodo ottomano, passando per l’epoca bizantina.
La fase, però, che ha segnato profondamente tutta la cultura occidentale è l’epoca dell’Antica Grecia. Questa, infatti, ha marchiato indelebilmente non solo la storia greca ma tutto il mondo occidentale.

Civiltà Minoica - dal 2700 a.C. al 1400 a.C.

Intorno al 2700 a.C., nell’età del bronzo, a Creta, si sviluppò la civiltà minoica. Nota per essere all’avanguardia per il commercio mercantile, grazie al quale ebbe un dominio anche militare, questa civiltà deve il suo nome al re Minosse. Oltre alle loro abilità commerciali, i minoici furono anche influenti sotto il profilo artistico. Infatti, a Creta, si trovano ancora numerosi reperti di epoca minoica come affreschi, sculture e palazzi. Tra tutti, spicca il meraviglioso palazzo di Cnosso, che fu il principale centro politico, economico e religioso dell’isola.

Palazzo di Cnosso

Palazzo di Cnosso a Creta

Civiltà Micenea - dal 1600 a.C. al 1110 a.C.

Fiorita attorno al 1600 a.C., la civiltà micenea affonda le sue radici nella Grecia Continentale e prende il nome dalla città di Micene. È proprio nel periodo della Civiltà Micenea che Omero ambienta l’Iliade, il grande poema della guerra di Troia.
Diversamente dalla civiltà minoica, il popolo miceneo era guerriero e basava la sua forza sulla conquista. Tuttavia, la civiltà micenea intorno al 1100 a.C, collassò e la Grecia entrò in un età buia che terminò con il periodo dell’Antica Grecia.

Porta dei Leoni

Porta dei Leoni a Micene

Antica Grecia - dal 1000 a.C. al 323 a.C.

Il periodo classico dell’Antica Grecia, rappresenta senza dubbio la tappa più importante della storia della Grecia. Questo periodo, infatti, caratterizzato da grande fervore culturale, cambiò radicalmente il popolo greco. Vennero investite molte risorse nella costruzione di opere pubbliche e monumenti grandiosi, come il Tempio di Delfi, il Teatro di Epidauro e l’Acropoli, che divenne il simbolo di Atene e di questo periodo della storia greca.

Acropoli di Atene

L’Eretteo nell’Acropoli di Atene

Età Ellenistica - dal 323 a.C. al 31 a.C.

Si ritiene che l’Età Ellenistica cominci con la morte di Alessandro Magno, nel 323 a.C.. Tuttavia fu proprio lui l’artefice di questa fase storica e culturale. Infatti le conquiste ottenute sotto il suo comando, contribuirono il diffondersi dell’Ellenismo in Asia Minore, Persia, Mesopotamia ed Egitto. Questo incontro e fusione di culture permise la costruzione di un valido modello in campi come filosofia, scienza e arte. Nonostante questi passi avanti sotto il profilo culturale, in questa fase della storia, il territorio greco perse molta importanza.

Sito archeologico di Filippi

Sito archeologico di Filippi

Dominazione Romana - dal 146 a.C. al 395

Una volta che il regno macedone perse forza militare, la Grecia venne annessa alla Repubblica Romana in seguito alla distruzione di Corinto nel 146 a.C.. In questa fase della storia della Grecia, infatti, due culture cardine della civiltà occidentale si incontrarono e, dalla loro fusione, ci fu una spinta culturale ignota fino a quel momento. La Cultura Ellenistica fu sempre fonte di ispirazione per Roma. Pertanto, la Grecia divenne una provincia chiave dell’Impero Romano.

Teatro di Erode Attico

Teatro di Erode Attico nell'Acropoli di Atene

Epoca Bizantina - dal 325 – 1.453

Durante la fase bizantina, la storia greca subisce una nuova influenza culturale e artistica dopo un periodo di declino. Nel V Secolo d.C. con la Caduta dell’Impero Romano d’Occidente la Grecia perse sempre più importanza a scapito dell’ascesa di Costantinopoli.
Nel Medioevo, tuttavia, la penisola ellenica tornò ad essere cruciale. Atene, Salonicco, Monemvasia e Mystras, rappresentavano, infatti, le città più importanti dell’Impero insieme a Costantinopoli. Inoltre, l’epoca bizantina fu un periodo di enorme sviluppo artistico. Mystras richiamò, infatti, pittori dall’Italia e da Costantinopoli.

Borgo Bizantino di Mystras

Borgo Bizantino di Mystras

Periodo Veneziano e Ottomano - dal 1.453 al 1.827

Con la caduta dell’impero bizantino, in seguito alla presa di Costantinopoli del 1453, la Grecia venne contesa principalmente da veneziani e ottomani. Iniziarono dunque una serie di conflitti per il controllo della Grecia e del Mar Egeo. Crocevia tra oriente e occidente, da questa rotta passava la via del commercio che collegava l’Europa all’Asia. A Creta, in particolare a Chania, sono ancora oggi evidenti le influenze architettoniche veneziane che si mescolano a quelle ottomane.
Dopo la caduta di Venezia, nel 1797, la Grecia rimase sotto la dominazione ottomana fino al 1829.

Borgo Bizantino di Mystras

Porto veneziano di Chania a Creta

Epoca Moderna - dal 1.821 a oggi

Il 25 marzo 1821, i greci si ribellarono ufficialmente al potere ottomano, iniziando una guerra e dichiarando l’indipendenza. A questa tuttavia si arrivò soltanto nel 1829, con l’aiuto delle grandi potenze europee.
Dopo le guerre mondiali e la guerra civile che si svolse tra il 1944 e il 1949, l’epoca moderna vede la Grecia alla ricerca del proprio equilibrio politico. In seguito al referendum del 1974, la Grecia diventò una Repubblica Democratica.

Palazzo Reale in Piazza Syntagma ad Atene

Palazzo Reale in Piazza Syntagma ad Atene